venerdì 1 luglio 2016

quota

Vaso di coccio tra vasi di ferro: è la condizione  del comune di Legnago.
Il sommovimento, necessitato prima che frutto di piani strategici, delle aziende partecipate locali rischia di frangere autonomia, controllo e ruolo di Palazzo de'Stefani.
In questo ambito, s'inserisce anche la questione del trasporto pubblico locale -TPL-, ovvero del destino dell'azienda trasporti veronese(atv).
Il comune di Legnago, è il terzo incomodo nell'ente di bacino provinciale che conta tre componenti. Gli altri due, il comune di Verona e la Provincia,  sono proprietari al 50% dell'azienda.
La provincia, in articulo mortis, avrebbe deciso di vendere la sua quota.
Il nostro territorio(basso veronese), è interessato al servizio sia per il trasporto scolastico che quello ordinario.
L'aggregazione  tra i comuni della bassa, prima che istituzionale, è d'interessi: fornire servizi qualificati ai propri cittadini.
Allora, Legnago e Cerea, in primis, non dovrebbero  essere indifferenti alla quota della provincia.

Nessun commento:

Posta un commento

Post in evidenza

semplicissimo

L'arroccamento è l'unica risposta possibile alla crisi di un movimento che voleva la democrazia diretta. Temono, i suoi rappresentan...