A Firenze, si ritroveranno i seguaci del vate dei tempi moderni, mischiati a giovani sinceramente entusiasti ci saranno radical chic, finanzieri spericolati, opportunisti di complemento, carrieristi di professione, finti progressisti.
Ma a Roma e a Firenze mancherà il principale protagonista su cui si regge il governo: il partito democratico.
Non è, purtroppo, una distrazione.
È un freddo calcolo di chi pensa che si può fare senza. Senza la sinistra antica, ma nemmeno quella contemporanea. Un partito senza iscritti, senza ideali, senza di noi.
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