mercoledì 22 ottobre 2014

Legnago e San Giovanni

Non voglio mettere becco negli affari altrui, ma trarne qualche utile indicazione sì.
Due episodi, appresi dalla stampa, avvenuti a Legnago e san Giovanni Lupatoto, offrono spunti interessanti.
Riguardano, in entrambi i casi, liste civiche.
A Legnago, per dipanare i contrasti, sono intervenuti i Carabinieri; potrebbe essere un utile precedente. Negli statuti delle liste civiche sarebbe opportuno prevedere, in caso di dissensi, al posto dei probiviri, arcaico istituto partitico, una pattuglia dell'Arma pronta allo scopo.
Nel comune lupatotino, i due capigruppo che sostengono la maggioranza si dimettono, in aperto contrasto, con il sindaco in carica.
Tralasciando il fatto che venga sfregiata la figura dorata del PRV (acronimo di Primo Renziano del Veneto), colpiscono le motivazioni- poca trasparenza e mancato rinnovamento- che le hanno causate.
Gli stessi vizi dei moribondi partiti, si direbbe.     

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