La tesi è che la sinistra non esiste più.
L'argomentazione principale è la fine delle ideologie dei secoli precedenti; poiché dal punto di vista universale la posizione appare debole, si delimita l'inesistenza all'Italia.
L'unico che l'ha capito e demolito i residui novecenteschi , i simulacri e gli stereotipi del movimento operaio è lui, Renzi, l'uomo della Leopolda.
Ammetto, la tesi è suggestiva, se non fosse che i suoi sostenitori sono i neoliberisti.
L'antitesi è che il mondo globalizzato ha rinnovato e approfondito le disuguaglianze, le ingiustizie e lo sfruttamento.
C'è bisogno di più sinistra; serve più del pane la lotta contro i neoliberisti.
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