sabato 18 ottobre 2014

pensieri e parole

Ognuno può dire quello che vuole.
Sarà la democrazia, sarà il mutamento climatico o qualunque altra recondita causa, fatto sta  che  pensare prima di parlare sembra ancora un'ottima norma.
"le regioni hanno molto da farsi perdonare"(Renzi), è una affermazione del tutto condivisibile; non convince come motivazione per tagliare i fondi.
"non me la sento di decidere domani per un marocchino in modo diverso rispetto a Berlusconi" (Enrico Tranfa, giudice), è un'altra dichiarazione che lascia perplessi.
La fattispecie prospettata dal magistrato che si è dimesso dopo la sentenza Ruby è ambigua.
Si riferisce a un marocchino miliardario che adesca le minori o a un povero cristo che è facile , anche per le coscienze integerrime, condannare, tanto chi se ne importa?
E, in subordine, se il processo al fantomatico marocchino si fosse tenuto prima di quello del ras di Arcore, il giudice avrebbe tenuto il medesimo comportamento?
Ognuno può pensare quello che vuole, anche senza dirlo per forza.

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