Se non vivessimo un periodo contorto, si potrebbe dire che l'idea del segretario-premier di dar vita al partito (unico) della nazione è paradossale.
Renzi, che è considerato il bambino che ha mangiato i comunisti, lo propone; anzi, vorrebbe imporlo con una legge elettorale e con forme nazional popolari - la Leopolda- molto vagamente riconducibili alle organizzazioni prefasciste.
La cosiddetta minoranza del pd, che è di matrice comunista, lo avversa; ne denuncia gli aspetti populistici, le aspirazione leaderistiche e ne sottolinea i tratti autoritari.
In sintesi, gli anticomunisti sono favorevoli al modello del partito unico e del centralismo democratico, mentre i postcomunisti sono per il pluralismo delle coalizioni e delle idee.
Potremo chiamarlo il paradosso del cambio verso.
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