Siamo all'alba del "renzismo"?
Ci troviamo alle viste, in altre parole, di una strutturazione organizzativa verticale, della destrutturazione culturale prima e istituzionale poi della rappresentanza, del rapporto tra cittadini e leader?
E, di conseguenza, in presenza dell'aggregazione di un nuovo blocco sociale che riproduce una versione aggiornata di quello uscito malconcio dal periodo precedente(Berlusconi)?
La conduzione parlamentare da parte del premier, la riduzione a comitato elettorale del partito democratico, la noncuranza di fondo sui temi fondanti del mondo del lavoro dicono molto della pretesa di dare il via alla nuova era.
Persino la scomposta corsa dei transfughi di sinistra verso la corte del segretario -premier rivela l'ansia e le aspettative degli opportunisti di sempre.
Consola che le previsioni siano spesso disattese.
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