Siamo democratici, siamo buoni e qualcuno pure bello.
Sembrano questi i tratti comuni di chi milita o è iscritto al partito democratico; la regola, non sancita statutariamente, si applica rigidamente in ogni lembo italico.
Le modalità, le motivazioni per aderire sono ormai consolidate; i requisiti fondamentali sono: non avere trascorsi con movimenti di sinistra, possedere un curriculum dove l'inesperienza è molto considerata, non superare una certa età, non eccedere nell'impegno, esibire una buone dose di fedeltà al leader nazionale, vestire casual e chiamare tutti per nome.
La militanza attiva è vista con fastidio appena pretende di mettere becco nel dibattito politico, di dire la sua su scelte amministrative. Gli eletti detengono il parere vincolante, sono investiti di grazia divina( da qui anche l'accezione di eletti).
La chiamano anche autonomia; una pretesa che si esaurisce in vista delle elezioni. Allora, i militanti ritornano protagonisti e gli aspiranti eletti giurano fedeltà al partito.
Non appena eletti, tornano eletti.
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