Caro compagno, caro amico
ti ricordi di quel giorno in piazza , divisi solo dai "celerini" armati di manganello; o di quelle improvvise sortite della Polizia in assetto antisommossa nelle aule durante una assemblea studentesca?
Non hai dimenticato certo i lunghi ordinati cortei degli operai, che volevano essere il motore del cambiamento . E nemmeno quei colorati effervescenti sit-in di protesta contro l'imperialismo delle super potenze, che ci vedevano uno accanto all'altro.
Non è un richiamo nostalgico o una melanconica suggestione senile.
E' il confronto tra passione e cinismo, tra partecipazione e tifo, tra idealità e invettive.
Ed è un giudizio su un Paese smarrito.
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