Dunque, lo Stato.
A quanto pare, gli italiani lo riscoprono; la rivoluzione liberale promessa del maggior monopolista nazionale, il fondatore in quattro e quattro otto di Forza Italia, si è conclusa con la sua estromissione dal Paramento. Era solo un liberal -populista: alcuni anziani attendono ancora la protesi dentaria gratuita.
Ma aveva fatto una mossa; aveva scommesso che l'Italia si potesse cambiare.
Poi, con l'avvento sorprendente di un suo clone di "sinistra," s'è capito che era tutta fuffa.
La continuità ora è sancita dal governo del cambiamento.
Questo nostro Paese è vecchio , vischioso, rassegnato. Lo Stato lo rispecchia perfettamente.
Dobbiamo iniziare cambiando lo Stato, anche solo attuando la Costituzione. Questo dovrebbe essere l'obiettivo di chi candida a governare e anche di chi, senza particolari meriti, è finito al governo.
Oppure, morirete democristiani( che non è detto sia peggio di così).
Il margine della nota, è estemporaneo; mi sia concessa una piccola soddisfazione: il presidente della Confindustria sta con la Lega. Cominciavo a preoccuparmi.
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