Qualcuno esulterà, altri diranno che era ora.
Non mi iscrivo né tra i primi né con i secondi.
Non rimpiango certamente i tempi e metodi della catena delle fabbriche metalmeccaniche; non sto con i furbi e furbastri che pur ci sono anche tra i lavoratori. Non nego che non sia necessario combattere l'assenteismo, specie nella pubblica amministrazione. In primo luogo, perché danneggia i dipendenti onesti, che sono indiscutibilmente la stragrande maggioranza; poi, per l'immagine negativa che si diffonde tra l'opinione pubblica dei lavoratori della PA. Vengono bollati indistintamente come fannulloni, privilegiati. Si instilla la divisione tra lavoratori buoni e cattivi, tra pubblico e privato, tra artigiani ed operai, tra produttori e parassiti.
I furbi e i fannulloni esistono e non mi sono mai piaciuti, fossero semplici dipendenti o dirigenti, primari o barellieri, professori o bidelli.
Ma la biometria applicata per il controllo non è per nulla diversa, per filosofia ed effetti, della palla al piede dei reclusi.
L'appartenenza , il senso di responsabilità e la dirittura morale si perseguono con la condivisione e la valorizzazione del lavoro. Non sarà di moda, ma penso così.
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