L'indirizzo dell'amministrazione di un Comune sembra essere fuori dalla portata e controllo del Consiglio Comunale.
In parte è a causa della legge elettorale che sposta ogni potere dal consiglio alla giunta e , soprattutto, al suo capo.
I consiglieri d'opposizione, oltre ad essere numericamente pochi, sono privi degli strumenti per effettuare una efficace azione di controllo e stimolo.
A Legnago, anche i consiglieri di maggioranza , non godono di maggior considerazione.
Scelte e decisioni pare siano influenzate da notabili, da famiglie più o meno illustri e da personalità esterne alla comunità che sembrano esercitare un particolare fascino sul decisore preposto .
Dalla vicenda della "nuova caserma dei carabinieri" alla reiterata (tre consecutive senza bando pubblico) nomina del direttore della Fondazione Salieri- per non citare quella del presidente del consiglio d'indirizzo-, dal condizionamento irrazionale della gestione della discarica di Torretta( senza contare la vicenda del consigliere d'amministrazione Lese) all'indicibile storia dell'edificio di Vigo di proprietà della Curia , dalla nomina del consigliere della Fondazione Cariverona al destino dell'immobile dell'ex biblioteca di Porto , ai consiglieri comunali è stata nascosta la palla.
Forse, non si vuole farli giocare.
Nessun commento:
Posta un commento