Qualcosa di strano sta capitando dalle parti di Palazzo De
Stefani, sede del municipio.
Il sindaco in carica ha preso l’abitudine di consultare la
maggioranza consiliare solo per avvallare le sue decisioni.
Nel frangente delle
nomine in enti e partecipate ,il metodo viene applicato militarmente.
Il risultato è che abbiamo perso la presidenza della
Sive mentre il consigliere d’amministrazione della Lese, dopo essere stato assente
anche nel giorno dell’insediamento, s’è dimesso. Si replica,oggi, utilizzando il
criterio precedente, noto solo al sindaco ; d’altronde, è la risposta dei
pasdaran , la scelta è di stretta competenza del capo dell’amministrazione.
Per la nomina nel consiglio generale di Cariverona, è certa
la riconferma di quello uscente, nominato dalla precedente amministrazione
leghista.
In questo caso, i criteri sono, parole e musica del sindaco, di scegliere il “meglio per la città e il territorio” e l’endorsement di alcuni notabili il peso dei quali,a quanto pare, supera quello dei consiglieri comunali.
In questo caso, i criteri sono, parole e musica del sindaco, di scegliere il “meglio per la città e il territorio” e l’endorsement di alcuni notabili il peso dei quali,a quanto pare, supera quello dei consiglieri comunali.
L’altro papabile era
l’ex Sindaco Silvio Gandini che, evidentemente, non lo è( il meglio). Non
sono mai andato d’amore e d’accordo con l’ex preside, ma questo trattamento è inaccettabile.E’ Stato sindaco per dieci anni , ha una sicura conoscenza
del territorio, della situazione dell’istruzione scolastica, e una celebrata -specie
dai sostenitori, come il suo ex assessore alla cultura - capacità relazionale . E’ anche poco di
sinistra, in perfetta sintonia con questa amministrazione.
Eppure , il sindaco preferisce l’altro.
Si stenta a credere che sotto ci sia un disegno, vista la
scarsa propensione del sindaco per le situazioni complesse; forse è la protervia di chi pensa d’essere insotituibile
.
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