domenica 6 agosto 2017

lo strano caso


Qualcosa di strano sta capitando dalle parti di Palazzo De Stefani, sede del municipio.
Il sindaco in carica ha preso l’abitudine di consultare la maggioranza consiliare solo per avvallare le sue decisioni.
 Nel frangente delle nomine in enti e partecipate ,il metodo viene applicato militarmente.
Il risultato è che abbiamo perso la presidenza della Sive mentre  il consigliere d’amministrazione della Lese, dopo essere stato assente anche nel giorno dell’insediamento, s’è dimesso. Si replica,oggi, utilizzando il criterio precedente, noto solo al sindaco ; d’altronde, è la risposta dei pasdaran , la scelta è di stretta competenza del capo dell’amministrazione.

Per la nomina nel consiglio generale di Cariverona, è certa la riconferma di quello uscente, nominato dalla precedente amministrazione leghista.
In questo caso, i criteri sono, parole e musica del sindaco, di scegliere il “meglio per la città e il territorio” e l’endorsement di alcuni notabili il peso dei quali,a quanto pare,  supera quello dei consiglieri comunali.

L’altro papabile era l’ex Sindaco Silvio Gandini che, evidentemente, non lo è( il meglio). Non sono mai andato d’amore e d’accordo con l’ex preside, ma questo  trattamento è inaccettabile.E’ Stato sindaco per dieci anni , ha una sicura conoscenza del territorio, della situazione dell’istruzione scolastica, e una celebrata -specie dai  sostenitori, come il suo ex assessore alla cultura -  capacità relazionale . E’ anche poco di sinistra, in perfetta sintonia con questa amministrazione.

Eppure , il sindaco preferisce l’altro.

Si stenta a credere che sotto ci sia un disegno, vista la scarsa propensione del sindaco per le situazioni complesse;  forse è la protervia di chi pensa d’essere insotituibile . 

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