Il pd veneto è favorevole e contrario al referendum leghista del 22 ottobre prossimo.
Favorevole , perché teme che l'ineluttabile prevalere dei sì sia un successo ascrivibile solo ai proponenti.
Contrario, perché altrimenti si avvallano le posizioni degli avversari.
Fin qui, anche se assai poco convincenti, sono due linee politiche.
Sennonché, ne ha escogitato una terza: la libertà di coscienza.
Non sull'introduzione della pena di morte, sui vitalizi, sull'eutanasia, sullo ius soli, no!
Su un insignificante richiesta generica di ampliamento dell'autonomia regionale.
Un partito che non sa prendere posizione chiara su una questione politica perde , hic et nunc, ruolo, dignità, valore.
I cittadini del Veneto si vedranno costretti a votare gli altri. Ed quello che hanno fatto sin qui.
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