Esercitare la critica non è solo agevole, ma addirittura una vocazione popolarissima.
Dalle vocazioni, meglio stare alle larghe.
Si pone, dunque, il tema della costruzione di una proposta credibile, originale , plurale per le prossime elezioni comunali legnaghesi.
Non si creda che il tempo abbondi solo perché, probabilmente, si voterà nel 2019.
L'improvvisazione , in questo caso, non è una qualità.
E' evidente, anche ai distratti, che non ci sono le condizioni per riproporre l'attuale coalizione imperniata sul PD.
Basterebbe il fatto che non la vuole proprio quel partito.
Si possono, però, elencare motivazioni assai più consistenti per escluderla:
l'inconcludenza, a dir poco, dell'attuale amministrazione;
la dissoluzione delle due liste civiche coalizzate prima del ballottaggio e di quella imbarcata dopo;
la condivisione di un programma profondamente innovativo;
il ricambio generazionale.
Quest'ultimo è imperativo; è impensabile riproporre personale logoro e autocentrato.
Urge mettersi al lavoro.
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