Il vero problema del Paese non è la stabilità ma la governabilità.
In effetti siamo fin troppo stabili.
Si citi quali siano stati i cambiamenti avvenuti nell'ultimo quarto di secolo. Persino la numerazione, da prima a seconda repubblica, è a Costituzione invariata.
Il conglomerato - la cricca, l'avrei definita con il nostro fascinoso linguaggio di qualche lustro addietro- che regge incontrastato le sorti economiche e politiche , banca o boiardo più o meno, non ha ceduto di un mm.
L'assetto istuzionale in atto è opaco, vischioso, impenetrabile e rende di proposito improbabile il governo del Paese.
Questo è il tema; e dovrebbe essere l'ossatura del progetto di una forza autenticamente riformatrice*. Per chi si accontenta.
*servirebbe almeno una rivoluzione attenuata, o dolce ; magari con qualche aggettivazione floreale.
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