Tra qualche mese- ottobre, 22- si voterà il referendum sull'"estensione" dell'autonomia del Veneto.
Il quesito referendario è volutamente generico; si potrebbe così parafrasare : vorresti essere più ricco? La risposta della stragrande maggioranza sembrerebbe scontata, ma inutile.
Non mi nascondo che il referendum indetto dai leghisti miri a marcare il campo, a suscitare suggestioni più che a ottenere effetti pratici( è una delle cause della perdita della credibilità della politica e dei politici, ma tant'è).
Il centrosinistra, more solito, è diviso sul voto.
In effetti, un modo efficace per i partiti per depotenziare il significato del voto sarebbe schierarsi per il sì: vincono tutti, nessuno vince. E cambia niente.
Fosse per me, sceglierei di fare un accenno di verità.
Il costo della consultazione è di qualche decina di milioni, la ricaduta concreta è praticamente zero.
Almeno si risparmi il tempo per andare a votare.
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