S'apprende dalla stampa locale che il consiglio d'indirizzo della Fondazione Salieri ha rinnovato il contratto triennale all'attuale direttore.
Niente di nuovo, niente di male?
Di nuovo, evidentemente, no: è una conferma.
Di male , invece, c'è che la nomina suona come la volontà dell'amministrazione comunale, sindaco in testa, di proseguire nella gestione della principale struttura culturale legnaghese esattamente come fino ad oggi.
Trovo questa scelta del tutto incongruente con gli scopi, le esigenze, gli obiettivi che una così importante e vitale struttura dovrebbe avere per la produzione culturale dell'intero territorio. Penso che l' utilizzo solo per l'intrattenimento- con iniziative del tutto opinabili- non abbia alcuna ricaduta sul tessuto culturale nostrano e che, terminata la stagione costosa e scontata, non rimanga nulla.
Non condivido la leggerezza con la quale l'intero sistema culturale viene gestito dagli amministratori municipali e da quelli d'indirizzo; penso che le risorse finanziarie ,umane e associative debbano essere impiegate per ottenere una crescita collettiva , larga; sono convinto che le istituzioni culturali della città dovrebbero divenire una fucina per i nostri giovani, per tutti noi. Temo che non accadrà, non più.
Conterà nulla, ma disapprovo( meglio separare il grano dal loglio).
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