Se in primavera si votasse anche a Legnago, quale scenario si prospetterebbe?
Non lo si declassi ad un mero esercizio di un flaneur, dato che la primavera dovrebbe essere quella del 2019.
Il sindaco in carica manifesta l'intenzione, un giorno, di ricandidarsi, cambiando idea il
successivo.
Nel primo caso, il pd sarebbe costretto a riproporre il tridente precedente: una lista propria e le due civiche Legnago città intelligente e liberinsieme .
Sennonché, il primo si è ristretto per le scissioni locali e nazionali, le altre sono due liste virtuali.
Non potrebbe contare nemmeno sui trasformisti di Uniti per Legnago, che si sono dileguati con il bottino , e meno che mai del mascherato e gratuito(?) appoggio di liste di destra in cerca di rivalsa.
La rielezione, diventerebbe problematica e questo spiega la sua riluttanza a giorni alternati.
Sondaggi favorevoli, commissionato da fantomatici imprenditori locali, rafforzano invece la riproposizione di una sua ricandidatura.
Dunque, i competitori eventuali dovranno sperare nel giorno giusto.
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