Osservando, a volo d'uccello, la gestazione faticosa dei candidati per le prossime elezioni amministrative della nostra ex o non ex provincia, balza agli occhi un tratto comune ad ogni realtà locale: l'incapacità o l'impossibilità di proporre candidature di cambiamento.
Per il centrosinistra, baluardo della restaurazione, ormai la carenza di rinnovamento ha assunto aspetti patologici. Paradigmatici sono i casi di Verona e di Cerea, che sono anche i comuni maggiori al voto.
A destra, prevale la voglia di rivincita e di affermazione della leadership, costi quello che costi, e buonanotte al secchio per gli amministrati.
Per il movimento grillino, la questione non si pone : non hanno mai amministrato .
Per fare cosa ci si candidi, poi, è del tutto irrilevante.
Non è gradita, infine, alcuna competenza.
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