Quando un segretario di partito afferma pubblicamente di fregarsene delle questioni interne, declassandole a beghe di piccolo cabotaggio, non si può non rallegrarsi di non appartenere a quel partito. Contemporaneamente,non provare rammarico per chi vi milita.
Non ho mai pensato che il partito democratico fosse come la democrazia cristiana; penso che l'abbia sostituita nel ruolo di stabilizzazione conservativa.
Per quanto i dirigenti di quel partito lo neghino, la legge elettorale e l'occupazione di ogni pertugio pubblico testimoniano del contrario.
La prova provata, tuttavia, è la riformetta della seconda parte della Carta.
Dopo il referendum, vedremo chi tirerà un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo.
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