Ormai la frittata è fatta.
Il pd* non era in grado di compiere una scelta coraggiosa e lungimirante: andare alle elezioni, anche a rischio di "consegnare il Paese a Salvini".
Da tempo, non è un più un partito con un progetto politico chiaro, non ha un gruppo dirigente coeso e all'altezza dei tempi ed è una somma di personalismi e correnti. Dunque, ha colto l'insperata occasione di sopravvivere, a costo di penalizzare le classi sociali che avrebbe dovuto rappresentare e difendere.
Alle elezioni forse avrebbe prevalso la destra; una coalizione litigiosa,divisa sulle cose da fare e sulla leadership, percorsa da tentazioni autoritarie ma capitanata da sottufficiali di complemento. In questa fase convulsa, appare in tutta evidenza il desolante quadro del sistema politico nazionale: i cittadini da una parte, i politicanti dall'altra. Questa separazione è la principale causa dei nostri guai.
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il rammarico è l'atteggiamento subalterno di ciò che rimaneva della sinistra; ma anche qui, in definitiva, vale l'argomentazione in epigrafe.
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