Nel lontano 2014, avevamo denominato "Legnago città intelligente", una lista civica a sostegno del candidato sindaco del pd. Nome evocativo che voleva promuovere il nucleo fondante del programma elettorale.
A qualche mese dal rinnovo amministrativo, ristabiliamo un elemento di verità e qualche valutazione dei risultati.
Ogni iniziativa, a partire dall'organizzazione del lavoro del personale comunale, è stata ostacolata incomprensibilmente dal sindaco.
Ribadisco: ostacolata , criticata, rallentata ed infine affossata. I motivi hanno una duplice ragione. La prima, era il timore di accreditare il rinnovamento generazionale su basi innovative; la seconda, per semplice ottusità (politica, s'intende).
Il fallimento della fusione con Angiari è solo la cartina di tornasole dell'incapacità di tenere relazioni, di fare sistema con le amministrazioni e le associazioni del basso veronese.
Abbiamo perso altri cinque anni per esclusiva responsabilità della giunta in carica.
Se si vuole invertire la rotta e rilanciare l'intero territorio e il nostro comune, bisognerebbe non archiviare l'intelligenza.
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