Quando non si fa il proprio lavoro, qualcun'altro si occupa di farlo.
La "sinistra", per scelta o per neghittosità, da decenni ha rinunciato ai suoi compiti, o che credeva propri; l'errore più comune è stato di credere che nessuno fosse interessato alla propria <ragione sociale >. Persino la "ditta" di fattura bersaniana si pensava depositaria del marchio. La storia recente s'è incaricata di dimostrare che non esiste un titolo privilegiato. E i suoi elettori, definiti rozzamente il nostro popolo, hanno scelto le forze che hanno interpretato e difeso gli umori e gli interessi di gran parte dei delusi e orfani di rappresentanza e di protezione.
E gli ideali, si dirà?
Si è predicato che la modernità coincide con la fine delle ideologie, delle classi. Qualche sinistro s'è persino pentito.
E' stato un errore; e gli gli errori, specie quelli politici, si pagano cari.
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