Sarà che ho qualche nostalgia del nobile ruolo d'oppositore, ormai misconosciuto e ininfluente; sarà che lo spreco di danaro pubblico indigna, ma quando è troppo è troppo (Theresa May), anche per le casse del Comune di Legnago.
Un caso eclatante è la "nuova " Caserma dei Carabinieri. L'"affaire" è complesso e si compone di diversi quadri.
Occupiamoci , innanzi tutto, di quello generale.
Prima del trasferimento, in una parte dell'edificio del Consorzio di Bonifica in zona artigianale di San Pietro, la situazione era la seguente.
I carabinieri avevano una caserma( vetusta, d'accordo, ma funzionante); il ministero competente corrispondeva la pigione al comune.
Da un secolo il servizio dell'Arma si svolgeva in centro città; era apprezzato come sempre.
Dopo il trasferimento, non c'è una nuova ma solo una diversa caserma, dal momento che è stata riconvertita una parte del Consorzio.
Il saldo negativo per il contribuente legnaghese è quantificabile dai 4 ai 5 milioni di euro, per un servizio già esistente e , senza alcun dubbio, più comodo per gli utenti e con ogni probabilità, per i militari.
Tutto fatto secondo le regole, non stento credere. Ma un po' caruccio, si può dire?
Ora, se qualcuno - il comune - ha pagato qualcuno deve aver incassato.
Passiamo, dunque, al quadro successivo.
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