venerdì 3 febbraio 2017

la promessa

Non è stato pronto, ma c'è arrivato.
E' così che ci piace, a noi grulli!
Se vogliono il congresso, le primarie, il premio di maggioranza alla coalizione, le elezioni alla scadenza naturale, la cancellazione dei capilista bloccati e , udite udite, se non lo vogliono come candidato premier a Renzi va bene lo stesso.
Si sacrifica per l'unità del partito: un vero eroe, si dirà.
Un classico democristiano, dico io. La tecnica è collaudatissima: prima incassa il premio e poi , promette, pagherà .
In poche parole, la promessa è "stiamo uniti", mentre il sott'inteso è "se il popolo dei democratici mi vorrà come segretario e premier, se non troveremo un accordo per abolire i capilista bloccati, il premio di maggioranza alla coalizione  e tutti vorranno le elezioni anticipate che ci posso fare?"
E' una regola antica, elementare, efficacissima.
La conoscono tutti, anche qui da noi.

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