Non avendo altre argomentazioni, si accusano i sinistri di essere nostalgici.
Il passato tribolato, le lotte operaie, i movimenti giovanili, le conquiste dei diritti civili fondamentali fanno parte del bagaglio della sinistra di allora; penso che non ci sia che esserne orgogliosi. Quello, però, è il passato. Bello o brutto che lo si consideri, non torna più.
Del presente ci si occupi senza alcuna nostalgia, di una politica contrabbandata per nuova e innovativa, mentre è stata una clamorosa aggressione ai diritti acquisti, alle classi medie e basse, ai servizi pubblici, al senso civico. Di queste scelte si chiede discontinuità e assunzione di responsabilità.
Poi, se penso ai compagni che diffondevano l'Unità per sostenerne la pubblicazione, ho qualche attacco di nostalgia.
Non sono perfetto.
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