domenica 9 luglio 2017

la memoria corta

Fateci caso, appena dimissionati o sconfitti  politici  , assessori , sindaci, parlamentari e assimilabili, scoprono cosa avrebbero dovuto fare, che non hanno fatto, quando potevano.
Una sindrome che colpisce indistintamente sia a destra che a sinistra e ogni genere e a qualsiasi livello d'incarico.
Renzi, per esempio, abolirebbe il fiscal compact, chiuderebbe i porti ai migranti, alzerebbe la voce in Europa invece che con il padre, abbasserebbe le tasse alle imprese, e tutto il resto. Quando era in sella, parlava di gufi .
A Verona, quelli del pd, tutti ma proprio tutti, sapevano cosa si doveva fare per vincere. Esattamente quello che non hanno fatto.
Se rifanno le elezioni, non le perdono di certo.
Anche la sinistra non scherza: continua a fare le stesse cose e si aspetta un risultato diverso. Se rifanno le elezioni, le riperde sicuramente.
A Padova, il sindaco uscente è uscito di nuovo: sapeva che non doveva fidarsi dei suoi alleati. Ora è contento perché aveva ragione.
Tutti, comunque, confidano nella memoria corta degli elettori.

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