La riforma del mercato del lavoro viene considerata urgente e necessaria.
Senza, viene sostenuto, non ci sarà la ripresa economica.
La soluzione di ogni problema economico e sociale.
E allora, via con le proposte di riforma .
Tutte tecniche, naturalmente , come si conviene di questi tempi.
Si discute di contratto prevalente, a tempo determinato, indeterminato, a progetto, decentrato, unico di inserimento e altre cervellotiche forme.
Come se il lavoro fosse solo un mercato.
Sullo sfondo, si intravvede solo la antica considerazione di Adam Smith: il salario abituale è il più basso che sia compatibile con la <simple humanitè>, cioè con un'esistenza animale.
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