esopo

Non si può negare la gravità della crisi.
Non convince come viene raccontata;ancora meno come si cerca di superarla.
a) la debolezza della politica.Favole.
Le scelte neoliberiste fatte nei decenni passati hanno permesso che la Finanaza non avesse nessuna regola.Non si tratta di un calcolo errato ma di una posizione ideologica.La destra europea ci propina ricette sbagliate: basta vedere i risultati.
b) Siamo sull'orlo del baratro, non abbiamo altre vie d'uscita.Più che una favola, una bugia.
Constatato che qualcuno ci ha spinto fin lì, le misure adottate sono pesantissime e probabilmente inefficaci.Scaricano sugli indifesi i costi, salvando i responsabili effettivi del disastro(Banche, finanzieri,corporazioni, monopolisti, parassiti),di fatto lasciando inalterate le cause.
c)Bisogna favorire la crescita.Una favola che racconta bugie.
Uno Stato indebitato che se la piglia con i pensionati ha poca credibilità. Infatti, dopo trent'anni di chiacchiere sulla necessità delle riforme le uniche che  state fatte sono quelle imposte da Marchionne per le sue fabbriche.E , sembra, che se non si abolisce l'art 18 le imprese moriranno.Per intanto, chi muore veramente sono i lavoratori. E nemmeno in senso figurato.Lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo non è una via d'uscita.Non lo è mai.La crescita economica, poi, non è senza limiti. Quello ambientale, per citarane uno, è invalicabile
d) Snellire lo Stato. Una non bugia,detta con l'intenzione di mentire.
Bisognerebbe partire da questa rivoluzione.Lo dicono quasi tutti. Ma come si riducono le spese moltiplicando i centri di spesa? Qualche esempio: comuni (8200 circa), provincie ( un centinaio), regioni(una ventina, comprese le speciali), centinaia di uffici di prefetture, agenzie, sportelli, inciampi vari.Come nel medioevo, ogni territorio ha il suo balzello, il suo principe o il suo boss. E non si riescono ad colpire nemmeno i più insignificanti enti,o ordini o consorterie.
Si potrebbe estendere  l'elenco fino ad esaurire l'alfabeto e ricominciare.
Ma le favole si raccontano per fare addormentare.