Non è necessario scomodare il vecchio Marx-"il salario è determinato dal conflitto tra capitalista e operaio"-per comprendere che siamo in piena fase di ristrutturazione sociale ed economica.
La crisi investe principalmente le due categorie antagoniste :capitalisti ed operai.
Sembrano non essere ormai che dei comprimari nella vera e propria rivoluzione finanziaria che travolge il sistema dominante sul pianeta. E che nessuno è in grado di controllare.
La novità è proprio questa.
Dopo averli inventati, i neoliberisti stanno diventando le vittime del delirio degli imbrogli finanziari.
Forse, se ne uscirà sapendo che la crescita infinita è insostenibile, dalla terra e dai suoi abitanti.
Si ripatirà da un nuovo contratto sociale.Non sono ancora ben individuati i contraenti.
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