Leggendo le cronache amministrative locali si nota la stanchezza , l'assenza di slancio dei movimenti civici.
Non che la situazione nei partiti sia molto più edificante.
Da questi due elementi, apparentemente antiteci, si possono intravvedere i prodromi di una nuova stagione .
Il "civismo", fonte inesauribile di risorse ideali e umane, viene sempre più sfacciatamente occupato da persone che lo usano come revolving doors.
Passano dai partiti ai movimenti a seconda delle loro aspirazioni,delle loro ambizioni frustrate.
Parlano male dei partiti quando ne sono usciti. Una volta rientrati, con una nuova verginità, accampano pretese di rinnovamento.
A conferma, basta analizzare il panorama che va da Legnago a Cerea, da Nogara a Casaleone.
Niente di nuovo, di fresco.
Ma tante ferree cinture di castità con annesso passpartout.
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